12 novembre 2014

Canzoni e sigle cartoni animati anni ottanta – Raccolta canzoni

Gli anni ottanta sono stati un periodo d’oro per i cartoni animati. Moltissime le serie realizzate o trasmesse in quegli anni, buona parte di queste frutto della fantasia di disegnatori giapponesi. E l’avvento delle televisioni commerciali in Italia ha potuto dare libero sfogo e risalto a tutti quegli anime che hanno acceso la fantasia di milioni di ragazzi, cresciuti lontani dal web, dai social network, dalle consolle di gioco in alta definizione, ma con grandi storie da seguire in tv.

A metà anni novanta sembra esserci stato come un cambio di direzione. Perché anche oggi le produzioni non mancano, e vi sono interi canali dedicati ai cartoon. Ma a ben guardarli spesso c’è un qualcosa di diverso rispetto al passato. Forse quello sforzo creativo, quella fantasia, quell’arte tipica di tempi ormai andati. E non c’era cartone animato che non avesse la sua bella sigla. Perché se quella internazionale non era soddisfacente, c’era una squadra di talenti e artisti italiani pronti a riscrivere, a riarrangiare, a ricantare, a riadattare le canzoni delle sigle. Brani che hanno lasciato un’impronta indelebile di quegli anni, spesso trasformati in vere e proprie hit. Probabilmente è proprio l’aspetto musicale una delle cose che sono certamente cambiate. Al tempo era normale trovare sigle di cartoni nelle hit parade. Oggi invece, quante potremmo trovarne nelle classifiche?

C’è davvero l’imbarazzo della scelta, e, previa disponibilità, eccone alcune rappresentative di quei cartoni tipicamente andati in onda o realizzati negli anni 80. Impossibile citare tutte quelle che lo meriterebbero, se ne può solo nominare qualcuna, e talvolta è difficile anche scorporarle da un contesto che va da metà anni 70 a meta anni 90. Ma di sicuro da qui alla fine vi sarete fatti un bel viaggio tra tanti bei ricordi o di curiosità per i più giovani.

Raccolta di sigle e di cartoni animati degli anni ottanta da vedere e ascoltare:

Puffi
Quando si pensa alle sigle di cartoni anni ottanta è impossibile non ricordare Cristina D'Avena. La cantante bolognese nella sua carriera ha inciso quasi 700 canzoni, e ha vinto 5 Dischi di Platino e un Disco d’Oro, per un totale di oltre 6 milioni di dischi venduti. Inevitabile citarla più e più volte, ma vogliamo iniziare con la canzone che le è valsa il suo primo riconoscimento di prestigio, il Disco d’Oro nel 1982. Parliamo de “Canzone dei Puffi”. I Puffi vennero creati nel 1959 dal fumettista belga Peyo, mentre la serie televisiva che tutti conosciamo arriva nel 1981. Sono state ideate nuove storie fino al 1990, poi dopo una fase di pausa creativa (segnata anche dalla morte di Peyo) ritornano in auge nel 2011 con i moderni lungometraggi in 3D.

Prima sigla


Versioni successive




Lupin, l’incorreggibile Lupin
Il fascino di Arsenio Lupin sembra non avere tempo. Ideato nel 1967 da Monkey Punch, nome d’arte di Kazuhiko Katō, ispirandosi al ladro gentiluomo immaginato all’inizio del Novecento dallo scrittore Maurice Leblanc, nella sua versione anime è uno dei cartoon giapponesi di maggior successo e da oltre quarant’anni continua la sua opera creativa. Tra lungometraggi televisivi e film se ne contano una trentina, oltre ai ben 241 episodi che vanno a comporre le serie tv, distinguibili per il colore della giacca di Lupin III. Verde, poi rossa, poi rosa, e infine nuovamente verde negli ultimi recentissimi episodi. Tra repliche e inediti, in Italia va in onda quasi interrottamente dal 1979. La sigla italiana della terza serie, “Lupin, l'incorreggibile Lupin” è stata realizzata dai già citati Carmelo Carucci e Alessandra Valeri Manera, ed è interpretata da Enzo Draghi.


Nella versione internazionale la prima serie era accompagnata dal brano “Planet O”. Naturalmente venne censurata (come parte del cartoon) e sostituita.


Ken il guerriero
Ken il guerriero, e il futuro post-atomico immaginato dai fumettisti giapponesi Tetsuo Hara e Buronson. Anche in questo caso sono diversi i lungometraggi realizzati, con un’opera creativa che arriva fino ad oggi (l’ultimo film è stato distribuito nel 2011). Mentre la serie televisiva è divisa in due stagioni, tra il 1983 e il 1988. La sigla italiana della prima serie è stata scritta da Lucio Macchiarella su musica di Claudio Maioli, che ne è anche interprete con lo pseudonimo Spectra. Mentre per la seconda stagione il pubblico italiano è stato ritenuto addirittura pronto per ascoltare la sigla originale :-)




Capitan Harlock
Il manga Capitan Harlock è stato creato nel 1977 da Leiji Matsumoto. Anche il primo anime, la serie classica, risale a fine anni settanta, ma l’opera creativa basata sul pirata dello spazio continua anche negli anni ottanta e arriva fino ai nostri giorni, tra serie televisive e film che includono prequel, sequel e spin-off. L’ultima opera è il film il 3D del 2013. Realizzato con un livello di computer grafica spettacolare e ineccepibile, non ha tuttavia convinto i fan sotto diversi aspetti. La sigla italiana è stata scritta da Luigi Albertelli con la musica di Vince Tempera, ed ebbe notevole successo discografico.


I Cavalieri dello Zodiaco
E passiamo da una serie di successo all’altra. Perché anche nel caso de “I Cavalieri dello Zodiaco” ne sono stati realizzati diversi film e serie animate. A partire dal 1985, quando Masami Kurumada li creò. La sigla italiana nella prima versione è cantata da Massimo Dorati


Dragon Ball
Dragon Ball sembra che sia stato creato ieri, ma in realtà risale al 1986. Impressione dovuta al fatto che effettivamente prima di essere tramesso in grande stile sulle reti Mediaset sono trascorsi diversi anni. Ma analogamente ad altri cartoon, già negli anni ottanta lo storico network di televisioni dedicate ai più piccoli, “Junior TV”, ne ha fatto da apripista. Su Dragon Ball si sono poi susseguite diverse serie televisive, una ventina di lungometraggi animati e tre film con attori in carne ed ossa.
La sigla originale che ha accompagnato i primi dieci anni di messa in onda.

La sigla italiana cantata da Giorgio Vanni.


Tartarughe Ninja
La serie a fumetti dedicata alle Tartarughe Ninja è stata creata nel 1984 negli Stati Uniti per opera dei disegnatori Kevin Eastman e Peter Laird. Da lì a poco, nel 1987 arriva anche il cartoon. Dagli anni ottanta a oggi gli episodi delle tartarughe ninja non si sono mai interrotti e si contano ormai diverse serie televisive e alcuni film, di cui uno recentissimo uscito a settembre e prodotto da Michael Bay. La sigla italiana della prima serie, quella che ebbe maggior successo, è stata scritta da Enzo Draghi e Alessandra Valeri Manera e cantata da Giampi Daldello.


L’Uomo Tigre
Il cartone animato dell’Uomo Tigre è arrivato in Italia negli anni ottanta, ma in realtà si trattava di una serie già datata. In Giappone era andata in onda tra il 1969 e il 1971, ottenendo un enorme successo in patria, dove il personaggio dell’Uomo Tigre veniva considerato un esempio di valori a cui ispirarsi. Le scene di violenza e di sangue hanno reso invece difficile la sua messa in onda in Italia. La sigla italiana è stata realizzata dal gruppo musicale specializzato in cartoon “I Cavalieri del Re”, ma in questo caso la sigla non è stata attribuita all’intero gruppo ma al solo Riccardo Zara. Ad ogni modo, la canzone è riuscita a contribuire al successo della serie e a valorizzare l’anime, aprendo la strada alla messa in onda anche della seconda stagione.


Kiss me Licia
La serie “Kiss me Licia” è stata realizzata nel 1983 traendo ispirazione dal manga “Ai Shite Knight”di Kaoru Tada. Contrariamente rispetto ad altri cartoon, grandi successi anche in patria, in Giappone quest’anime non ebbe fortuna e la serie fu cancellata dopo la prima stagione. In Italia invece, come in gran parte d’Europa, la serie divenne molto popolare e le reti Mediaset che la trasmettevano per andare incontro alle richieste del pubblico decisero di ovviare alla mancanza del sequel animato realizzandone uno con attori in carne e ossa. Fu subito scritturata Cristina D'Avena che interpretava la famosa sigla come protagonista della nuova serie tv. La canzone è stata scritta da Giordano Bruno Martelli e Alessandra Valeri Manera.


Jeeg Robot d’acciaio
L’arrivo dei cartoon giapponesi dedicati ai robot ha segnato una rivoluzione televisiva contraddistinguendo un’epoca. I vari Mazinga e UFO Robot Goldrake hanno segnato gli anni settanta. Leggermente successivo ma nello stesso filone “Jeeg robot d'acciaio”. Rispetto ad altri anime citati, quelli dedicati al genere “Mecha” sono più dei cult figli del loro tempo, anche se non manca qualche anime moderno che vuole riallacciarsi al filone. La sigla italiana fu arrangiata da Detto Mariano sulla base di quella originale scritta da Michiaki Watanabe e fu scelto Roberto Fogu, in arte Fogus, come interprete.


Daitarn 3
Un capitolo a parte tra gli anime di genere Mecha merita la serie Daitarn 3. Creata da Yoshiyuki Tomino, fu realizzata nel 1978, e trasmessa in Italia a partire dal 1980. Al contrario degli altri robot, nelle storie capitanate da Haran Banjo prevale il tono ironico e scherzoso, con il protagonista impegnato in roboanti avventure e dedito ad altisonanti discorsi prima di abbattere i nemici, i Meganoidi. Sono inoltre presenti numerose citazioni di altre opere. Queste caratteristiche hanno permesso al cartoon si uscire dal suo tempo e a continuare a venir riproposto. Nel 2000 è stata effettuata un’opera di restauro della serie, in una versione rimasterizzata e affiancata da un nuovo doppiaggio assieme a quello originale. La sigla italiana è stata interpretata da I Micronauti, con testo di Luigi Albertelli, e musica e arrangiamento di Vince Tempera.


Galaxy Express 999
Nel 1982 arriva in Italia il Galaxy Express, creato dalla fantasia di Leiji Matsumoto, già famoso per aver ideato Capitan Harlock. La sigla italiana è realizzata dal gruppo degli Oliver Onions, noti per diverse sigle di cartoni animati, ma anche per quelle di diversi film della coppia Bud Spencer e Terence Hill. L’anime è ambientato nel 2021. Ancora un po’ e ci siamo.


Lady Oscar
Il già citato gruppo de “I Cavalieri del Re” ha realizzato molte musiche delle sigle di cartoon, ed è tra i più caratteristici del suo tempo. Tra queste anche quella di Lady Oscar, sigla che riscosse notevole successo. In Italia fu trasmesso a partire dal 1982 con un buon apprezzamento, ma dopo che in Giappone si aveva già deciso di sospendere l’anime, poco apprezzato, a favore del manga, che invece fu un grande successo.


Occhi di Gatto
Di nuovo Cristina D'Avena con un’altra delle interpretazioni più importanti della sua carriera. “Occhi di Gatto”, sigla dell’omonimo anime tratto dal manga di Tsukasa Hojo, e trasmesso in Italia a partire dal 1985. Il testo è stato scritto da Alessandra Valeri Manera, la musica e arrangiamento sono di Carmelo Carucci.


Mila e Shiro
E rimaniamo con il trio Manera, Carucci e Cristina D'Avena per un'altra sigla, quella di Mila e Shiro. Trasmesso in Italia a partire dal 1986 con il sottotitolo “Due cuori nella pallavolo” e ispirato al manga “Attacker YOU!” scritto e illustrato da Jun Makimura e Shizou Koizumi. Nel 2008 ne è stato realizzato un ipotetico sequel, con un riadattamento ambientato in Cina.


D'Artagnan
Altro successo del trio Manera, Carucci e Cristina D'Avena. L’anime “D'Artagnan e i moschettieri del re” è stato realizzato nel 1987 e trasmesso in Italia a partire dal 1989.


Magica Magica Emi
Citiamo un'altra canzone di successo cantata da Cristina D'Avena. In questo caso scritta dai già citati Valeri Manera e Bruno Martelli. E nominiamo così anche un anime facente parte del genere in Giappone chiamato “mahō shōjo” lett. "ragazza magica", molto prolifico nel tempo. Magica Magica Emi è stato prodotto nel 1985 e subito trasmesso anche in Italia nel 1986.


Duck Tales
Chiudiamo la carrellata ricordando che non esistono solo i maestri dell’anime giapponesi ma anche quelli dei cartoon americani capitanati dalla Disney. E’ vero, quelli giapponesi hanno avuto il loro momento di gloria tipicamente negli anni ottanta di cui stiamo parlando, ma anche quelli senza tempo della Disney non sono mancati. Grande successo è stata la serie “DuckTales - Avventure di paperi”, realizzata tra il 1987 e il 1990. Acclamata e apprezzata in tutto il modo, è stata doppiata e trasmessa anche nelle più disparate parti del globo, diventando anche la prima serie animata americana trasmessa in Unione Sovietica. La sigla italiana mantiene la stessa melodia originale ed è stata interpretata da Mirko Pontrelli.


1 commento:

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